I motivi per i quali si diventa dipendenti da alcuni cibi

Vi postiamo un interessante articolo di Stuart Mc Robert, nel quale si parla degli effetti dannosi che possono essere creati con la combinazione di alcuni macronutrienti.
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L’insidiosa combinazione di grassi,zuccheri e sale
L’industria multimiliardaria del cibo è altamente competitiva.Attraverso decenni di test sul sapore, i fabbricanti di cibo hanno scoperto che la combinazione specifica di grassi, zucchero e sale – oltre a combinazioni diverse, per altri tipi di cibo – rende i consumatori ancora più bramosi di questi alimenti artificiali. La gente li vuole, desidera la propria dose di grassi, zucchero e sale, contenuti di solito in cibi piacevoli dai quali poi diventa dipendente.

Per provare questa teoria, il Dott. Kessler ha intrapreso una serie di studi scientifici che mostrano come vari tipi di animali da laboratorio si siano abbuffati fino all’obesità, una volta assaggiata una certa combinazione di grassi, zucchero e sale. Una ricerca sugli esseri umani mostra risultati analoghi.Numerose ricerche – come quella del 1995, portata a termine dai ricercatori del National Institute of Health – mostrano che molte persone, avendo a disposizione quantità illimitate di vari cibi contenenti alte dosi di grassi, zuccheri e sale, mangiano in eccesso. E, con una continua esposizione a questi tipi di cibi, molte persone sviluppano un ciclo continuo di sovralimentazione.

Gli “ingegneri” del cibo hanno scoperto come rendere la combinazione ideale di grassi, zucchero e sale ancora più assuefacente. Secondo il Dott.Kessler, facendo diventare multistrato il cibo manipolato – con differenti livelli di grassi, zuccheri e sale – si provoca un piacere ancora maggiore. Questo è ciò che l’industria del cibo chiama “livellare”. Prendete, ad esempio, le patatine tortillas al formaggio. Sono patatine
migliorate chimicamente e supersalate, cariche di sostanze trattate al gusto di formaggio, piene di grassi, zucchero e sale. Non sono altro che grassi, zuccheri e sale, livellati su ulteriori grassi, zuccheri e sali. Nel tentativo di rendere questo cibo ancora più irresistibile, i livelli di questi tre elementi sono stati amplificati con un aroma progettato
chimicamente, che crea un ulteriore effetto assuefacente. Il solo panino, in un hamburger del fast food, contiene sale, zucchero, sciroppo di mais ad alte dosi di fruttosio, olio di semi di soia, olio di colza e olio parzialmente idrogenato. Unite tutto questo alle grandi
quantità di grassi, zuccheri e sale presenti nella carne e avrete un alimento al quale, per molte persone, è difficile resistere. Aggiungete la pancetta, il formaggio, la salsa e il ketchup – che insieme aggiungono ulteriori grassi, zuccheri e sale – ed è facile capire perché gli hamburger dei fast food siano una droga per chi ha problemi di peso.
Che siano ali di pollo, antipasti carichi di salsa, pizza al salamino piccante o anche insalata con molte guarnizioni, la maggior parte del cibo dei ristoranti o comprato in negozio è livellato in modalità simili.
Questi alimenti sono progettati per “sciogliersi in bocca” e andare giù quasi senza masticare – e più alto è il livello di grassi nel cibo, più è facile che questo si verifichi.
Il piacere che deriva dai vari livelli di grassi, zucchero e sale contenuti nei cibi può dar vita a un’ossessione, che conduce molte persone a bramare quel determinato cibo, a volerne sempre più. E più se ne mangia, più è facile che questa assuefazione continua venga alimentata – che è esattamente ciò che vogliono i produttori di cibo, per
incrementare le vendite. Come riportato in The End of Overeating, Gerard Smith – uno dei leadernello studio del comportamento ingestivo al New York Presbiterian Hospital – si riferisce al termine “auto-stimolazione oro-sensoriale” per descrivere il processo secondo il quale mangiare cibi saporiti invia input al cervello, il quale è portato a volerne sempre di più, a ripetizione. Questi cibi possono, eventualmente, anche stimolare alcuni segnali difficili da interrompere. Agiscono sui neuroni, perché i sapori dei cibi
sono strettamente legati alle parti del cervello responsabili del piacere. Questo provoca una forte risposta emotiva ai cibi. Ogni livello di grassi,zuccheri e sale nel cibo, può stimolare simultaneamente diversi neuroni del cervello.
Addirittura, solo la vista o l’odore di certi tipi di cibo – le patatine, per esempio – possono intensificare il piacere. Ecco perché così tante persone non riescono a fermarsi dopo solo una patatina. Sono stati talmente condizionati a cercare di stimolare quella risposta di piaceretramite quel determinato cibo, che quella è diventata ormai
un’abitudine. Non riescono a controllarsi davanti a questi insidiosi pseudo-cibi, perché a forza di mangiarli, il loro cervello è stato ricalibrato a dare determinate risposte a questi alimenti.
Stuart McRobert “Weight Loss Salvation”

Una risposta a “I motivi per i quali si diventa dipendenti da alcuni cibi”

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