Sfatiamo ora e per sempre uno dei miti più sbagliati e allo stesso tempo più duri a morire nel mondo del fitness e dell'allenamento in generale: quello dell'allenamento aerobico e del dimagrimento ad esso teoricamente correlato. Ebbene, iniziamo col dire che... correre per dimagrire è stupido dal punto di vista biomeccanico. Perchè? Semplice, l'uomo è un plantigrado, e come tale l’intera pianta del piede impatta il suolo, quindi non c’è sistema di ammortizzazione e in più la stazione eretta scarica il peso su due arti soltanto anzichè su quattro.
L’andatura naturale dei plantigradi è il passo, non la corsa. Quest'ultima, nell'uomo, a causa di quanto appena detto, causerà grossi problemi articolari a medio-lungo termine. Se tutto ciò non bastasse, si tratta anche di un sistema energetico usato che di per sè è assolutamente contro il dimagrimento. Perchè ? Perchè nella corsa (generalizziamo, ma l'allenamento "aerobico per dimagrire" con tutto l'ambaradam cardiovascolare rientra nello stesso discorso) c'è, generalizzando, un concorso di metabolismo anaerobico lattacido e soprattutto aerobico. E guarda caso i substrati energetici usati, cioè l'acido lattico e il glicogeno sono due grossi nemici del dimagrimento: il primo inibisce il rilascio dei grassi dagli adipociti (le cellule grasse del nostro corpo); inoltre questo tipo di lavoro innalza il cortisolo che smonta le proteine muscolari per ottenere zuccheri (dato che appunto le riserve di glicogeno vengono svuotate rapidamente) per cui si aggiunge anche forte azione catabolica (ci si "mangia" anche quel poco di muscolo che si ha addosso). In più, l'incremento dei sistemi metabolici ed ormonali post-esercizio è insignificante, mentre è massimo durante una breve ma intensa seduta di pesi incentrata su una manciata di esercizi base.